
Per il rafforzamento della lotta operaia e popolare, contro lo sfruttamento capitalistico e l’Unione europea
Per un’Europa dei popoli, del socialismo!
Lavoratori, lavoratori autonomi nelle città e nelle campagne, donne, giovani, pensionati, persone con disabilità,
Noi, partiti comunisti e operai che sottoscrivono questa Dichiarazione, vi rivolgiamo un appello in occasione delle elezioni europee del 2019.
L’UE, che opera come centro imperialista europeo, è stata e continua a essere uno strumento per il grande capitale europeo per aumentare i suoi profitti e garantirne il dominio; non serve, né potrà mai servire ai bisogni dei lavoratori.
Le aspettative che l’UE possa essere riformata in una direzione “filo-popolare” si sono dimostrate vane. Le aspettative coltivate riguardo a un cambiamento verso l’interesse dei popoli attraverso la sua presunta “democratizzazione” sono infondate.
I lavoratori europei, gli strati popolari possono rovesciare con la loro lotta oggi il negativo rapporto di forze e attuare le condizioni preliminari per aprire la strada a un’Europa del socialismo, che garantisca il diritto al lavoro, ai diritti sociali, alla sicurezza sociale e al reddito, al futuro dei lavoratori.
I nostri partiti difendono gli interessi della classe operaia, dei popoli, i diritti dei giovani e delle donne dagli strati popolari.
Ogni giorno lottiamo contro le misure antipopolari imposte dai governi borghesi e dall’UE, contro la riduzione dei salari e delle pensioni, contro l’abolizione dei diritti del lavoro, dei diritti sociali e della sicurezza sociale, contro il ricatto della povertà e della disoccupazione, contro la mercificazione dell’assistenza sanitaria e dell’istruzione, contro la distruzione dell’ambiente, contro l’abolizione dei diritti e delle libertà democratiche. Esigiamo misure contro la disoccupazione. Lottiamo insieme contro l’UE, che manipola i popoli per la speculazione dei capitalisti. Condanniamo l’anticomunismo, la repressione, la limitazione dei diritti sovrani.
I nostri partiti esigono:
- sostanziali aumenti di stipendi e pensioni
- assistenza sanitaria e Istruzione pubblico e gratuite
- sostegno alla lotta dei lavoratori e dei disoccupati per lavori a tempo pieno e stabili
- diritti democratici nei luoghi di lavoro, diritti del lavoro e sociali, sicurezza sociale
- diritti dei lavoratori immigrati e la lotta contro le cause che costringono i popoli ad abbandonare i loro paesi
- sostegno ai piccoli e medi agricoltori
- basilare protezione dell’ambiente che viene sacrificata per i profitti del grande capitale
– Condanniamo le guerre e gli interventi imperialisti. Lottiamo a favore della pace, per l’eliminazione di tutte le basi USA-NATO, contro la NATO, contro il “Partenariato per la pace” e l’esercito europeo, contro il PESCO [La Cooperazione strutturata permanente dell’Unione europea nell’ambito della Politica di sicurezza e di difesa comune volta all’integrazione strutturale delle forze armate, ndt] e la partecipazione alle guerre e agli interventi imperialisti.
– Lottiamo contro l’attacco frontale contro i lavoratori che si svolge sia in condizioni di crisi capitalista che in condizioni di “sviluppo” capitalista.
– Ci schieriamo con le famiglie dei lavoratori e popolari che sperimentano le drammatiche conseguenze del modo di produzione capitalista che sta peggiorando profondamente la situazione della classe operaia e degli strati popolari.
Facciamo appello alla classe operaia, ai popoli:
- Per moltiplicare le loro lotte contro l’Unione europea, contro questa unione di capitali, che colpisce i diritti dei popoli.
- Per rafforzare la loro resistenza all’attacco del capitale, agli attacchi dei partiti che servono gli interessi del capitale, per rafforzare la loro lotta per ogni necessità popolare.
- Sostenere in modo adeguato i partiti comunisti e operai che condannano l’UE nella battaglia delle elezioni europee nel maggio 2019, per indebolire i partiti che sostengono l’UE e le sue politiche che difendono la “strada a senso unico dell’Unione europea” del capitale e della presunta “democratizzazione” dell’UE.
Questa posizione rafforzerà la lotta popolare in tutta Europa, i lavoratori lotteranno da posizioni migliori.
L’UE non serve il popolo, l’UE serve la classe capitalista, gli interessi dei monopoli, la concentrazione e la centralizzazione del capitale. L’UE rafforza le sue caratteristiche come blocco imperialista economico, politico e militare contrario agli interessi della classe operaia, degli strati popolari.
I popoli hanno tutto l’interesse ad opporsi all’operazione di manipolazione che l’UE, i suoi meccanismi, i suoi governi e i partiti che sostengono questa unione imperialista stanno organizzando.
Promettono che l’UE può garantire il diritto al lavoro, i nostri diritti lavorativi e di sicurezza sociale. Mirano a convincere le persone che possono garantire standard di vita migliori. È una grande bugia.
Ricordiamo i fatti: nell’UE ci sono 16,6 milioni di disoccupati; la sottoccupazione continua ad espandersi raggiungendo il 21% del totale, cioè 43 milioni di persone; quelli che vivono sulla soglia di povertà o sotto sono più di 110 milioni; il futuro della gioventù è compromesso.
I diritti fondamentali della classe operaia e degli strati popolari vengono aboliti. I licenziamenti di massa sono aumentati, il diritto allo sciopero si sta riducendo, i limiti di età per le pensioni vengono aumentati e le pensioni vengono ridotte, la sicurezza sociale privata viene rafforzata. I contadini poveri vengono distrutti con l’attuazione della Politica Agricola Comune, i lavoratori autonomi vengono strangolati dalla concorrenza dei grandi monopoli, le disuguaglianze e le discriminazioni a scapito delle donne diventano sempre più intense. I migranti sono perseguitati mentre la politica che li costringe ad abbandonare i loro paesi d’origine si rafforza.
La repressione contro le lotte operaie e popolari è inasprita, vengono continuamente creati nuovi meccanismi di controllo.
La cooperazione politica, finanziaria e militare con lo stato di Israele, che sta massacrando il popolo palestinese, viene rafforzata.
Il “patto di stabilità”, la “governance economica rafforzata”, l’”Unione bancaria” e altri strumenti antipopolari utilizzati sono stati incorporati negli strumenti della UE, una nuova drammatica situazione è in fase di configurazione contro i popoli.
La cosiddetta “Strategia globale” dell’UE, la “Politica di sicurezza e di difesa comune” e la PESCO costituiscono mezzi pericolosi per guerre e interventi, al servizio dell’aggressività imperialista.
Il motore dell’unificazione capitalista è l’interesse dei monopoli europei; l’UE si sviluppa continuamente verso una direzione reazionaria contro i popoli.
Di conseguenza, è ovvio che né questa unione capitalista interstatale, né la Banca centrale europea, né il Parlamento europeo possono diventare favorevoli ai popoli, come affermano i partiti europei che sostengono la strategia dell’UE.
Inoltre, né l’UE può trasformarsi in un “formidabile avversario” della NATO e degli USA, come stanno dicendo tutti i vari sostenitori dell’UE.
L’UE collabora strettamente con la NATO e gli USA contro i popoli, mentre le competizioni interimperialistiche si manifestano sia all’interno dell’UE, sia con la formazione di gruppi di paesi e con ritiri, come la Brexit.
Si intensificano le rivalità con gli Stati Uniti, ma anche con Russia e Cina, per il controllo dei mercati.
I Partiti Comunisti e Operai che sottoscrivono questa dichiarazione:
– Sottolineano che l’offensiva del capitale è unitaria e riguarda tutti gli stati membri della UE, così come il resto degli stati che si trovano nel continente europeo e per questi motivi è necessario rafforzare la lotta comune dei PC e dei popoli, per sviluppare la solidarietà con la lotta dei lavoratori in tutta l’Europa e in tutto il mondo.
– Evidenziano che esiste un altro modo di sviluppo per i popoli. L’alternativa di un’Europa diversa emerge dalla lotta dei lavoratori; un’Europa della prosperità dei popoli, del progresso sociale, dei diritti democratici, dell’equa cooperazione, della pace, del socialismo.
– Credono nel diritto di ogni popolo di scegliere sovranamente il suo modo di sviluppo, incluso il diritto di svincolarsi dall’UE, dalla NATO e da ogni altra organizzazione imperialista, lottando per il percorso socialista di sviluppo.
Questa è la vera risposta contro lo sforzo organizzato di ingannare i popoli.
I popoli europei non hanno interesse a seguire le forze del cosmopolitismo del capitale che sono fanatici sostenitori dell’euro-atlantismo. Allo stesso modo, non hanno alcun interesse per le forze del nazionalismo, che servono anche altri interessi di classe e non quelli dei popoli, usando le misure di protezionismo e “euroscetticismo” come loro “veicolo”. Inoltre, i popoli non hanno nulla in comune con i partiti nazionalisti, nazi-fascisti che mirano a utilizzare i tormenti e i problemi della gente per rafforzare la loro forze come punta di lancia della dittatura dei monopoli.
Il sostegno dei partiti comunisti e operai è l’unica vera risposta filo-popolare, sia al cosmopolitismo che al cosiddetto euroscetticismo. Costituisce la risposta appropriata all’anticomunismo e all’identificazione reazionaria e antistorica del comunismo con il fascismo, che è la carne della carne del sistema capitalista.
Invitiamo la classe operaia, i popoli europei a rispondere positivamente a questo appello dei Partiti Comunisti e Operai.
Ogni partito nel proprio paese organizza la lotta dei lavoratori. I Partiti Comunisti e Operai combattono contro l’UE, in modo completo contro le unioni imperialiste. Il loro rafforzamento in ogni battaglia politica contribuisce allo sviluppo delle lotte dei popoli:
Chiamiamo i popoli a indebolire le forze che sostengono l’UE e in qualsiasi modo coltivano le illusioni che l’UE possa essere corretta.
– NO all’Unione Europea dei monopoli, dei capitali e delle guerre!
– Per un’Europa della prosperità dei popoli, della pace, della giustizia sociale e dei diritti democratici, del socialismo!
Partiti firmatari:
- Partito Comunista d’Albania
- Partito del Lavoro d’Austria
- Partito Comunista dell’Azerbaijan
- Organizzazione repubblicana bielorussa – sezione del PCUS
- Partito Comunista del Belgio
- Nuovo Partito Comunista della Gran Bretagna
- Unione dei Comunisti in Bulgaria
- Partito dei Comunisti Bulgari
- Partito Socialista dei Lavoratori della Croazia (SRP)
- Partito Comunista in Danimarca
- Partito Comunista d’Estonia
- Partito Comunista dei Lavoratori – per la Pace e il Socialismo (Finlandia)
- Partito Comunista Rivoluzionario di Francia (PCRF)
- Polo della Rinascita Comunista in Francia (PRCF)
- Partito Comunista di Macedonia
- Partito Comunista Unificato della Georgia
- Partito Comunista di Grecia
- Partito dei Lavoratori Ungherese
- Partito dei Lavoratori d’Irlanda
- Partito Comunista, Italia
- Partito Socialista della Lettonia
- Partito Socialista, Lituania
- Partito Comunista di Malta
- Resistenza Popolare Moldova
- Partito Comunista di Norvegia
- Partito Comunista di Polonia
- Partito Comunista Rumeno
- Partito Comunista Operaio Russo
- Partito Comunista dell’Unione Sovietica
- Nuovo Partito Comunista della Jugoslavia
- Partito Comunista della Slovacchia
- Partito Socialista di Slovenia
- Partito Comunista dei Popoli di Spagna
- Partito Comunista di Svezia
- Partito Comunista di Turchia
- Unione dei Comunisti d’Ucraina
L’appello è aperto ad ulteriori firme
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